21.09.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
L’uomo che pensa solo a sé stesso, a darsi piacere, a soddisfare il desiderio di passarsela bene, ignora gli altri, non li vede, non si accorge di chi sta intorno e neppure gli interessa. Tutto intento a stare bene, gli altri li vede solo per usarli per i suoi scopi.
A questo uomo Gesù, nel Vangelo di questa domenica, non dà neppure un nome: perché come lui non nota nessuno, se non i suoi interessi, nessuno si ricorderà di lui, nessuno lo rimpiangerà.
Non lascerà nessun segno, sarà come se non fosse mai vissuto.
Questo uomo è profondamente ingannato, crede di esser furbo, deride i profeti e chi gli annuncia l’Amore, accumula per sé e disprezza gli altri: ma quando si accorgerà di aver buttato la vita che il Signore gli aveva donato, quanto soffrirà! C’è solo da sperare che questa Grazia il Signore gliela conceda prima che sia troppo tardi, per poter chiedere perdono.
Ma c’è una possibilità oggi per lui: credere a questa Parola, donare le sue ricchezze a Dio e ai poveri Lazzari che ignora e disprezza.
Perché quando doniamo i beni a Dio, ci facciamo un tesoro nel Cielo e il nostro cuore è già nel Cielo: la vita cambia, il tuo cuore è veramente nel Cielo, in Dio, tutto diventa una gioia, ti accorgi che non sei solo, hai desiderio di aiutare, di amare, di rendere gli altri partecipi del tuo “vero” tesoro: l’Amore di Dio che hai scoperto.
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