08.09.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Oggi il Vangelo ricorda a ciascuno di noi ci aver ricevuto un grande dono, grazie ai nostri genitori: il battesimo. Subito dopo essere stati battezzati il sacerdote ha infatti pronunciato quella Parola che oggi ascoltiamo da Gesù dal Vangelo di Marco: “Effata”, cioè apriti! Un invito ad ascoltare e annunciare la Parola di Salvezza di Cristo, un potere che infatti ci è stato dato con il Battesimo.
Tante volte però questo non lo abbiamo messo in pratica, diventando come il sordomuto, chiusi alla Parola di Salvezza di Gesù e quindi incapaci di comunicare agli altri il dono ricevuto. Probabilmente siamo interessati ad ascoltare altre “voci”, soli nel dialogo con noi stessi incapaci, di ascoltare gli altri, divenendo così insensibili e spesso duri di cuore.
Non siamo quel segno di Salvezza che Dio avrebbe voluto, non annunciamo nulla a nessuno, proprio come il sordo- muto, che è tale perché non potendo ascoltare non è poi riuscito ad imparare a parlare.
Il Signore però non ci abbandona alle nostre solitudini, alla nostra sordità, ma, proprio come avviene al sordo muto del Vangelo di questa domenica, invia qualcuno che ci invita a conoscere Cristo, ad andare da Lui per essere guariti. Che le nostre orecchie possano ricominciare ad ascoltare la Sua Parola, che quell’ Effata”, ci restituisca la nostra missione di annunciatori della Salvezza.
Questa è l’opera di Dio in noi: “Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!”