25.08.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Il brano della Scrittura che leggiamo nella Messa di oggi interroga ciascuno di noi, così come avvenne per gli israeliti nel giorno nella convocazione a Sichem quando Giosuè chiese alle tribù d’Israele: “Scegliete oggi chi volete seguire”. Senza il dono della Fede, che nasce dall’incontro con Cristo, il cammino del cristiano è incomprensibile, i suoi comportamenti addirittura scandalizzano; è la reazione che hanno molti dei discepoli dopo il discorso di Gesù del Vangelo di Giovanni di questa domenica: “Questa parola è dura! Chi potrà ascoltarla”? Si può comprendere e accettare questo annuncio di Cristo, possiamo seguirlo, solo se abbiamo incontrato il Suo Amore infinito. Un amore che salva, che ci fa cooperatori della Sua Salvezza. “E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla”, risponde Gesù a quelli che si sono scandalizzati alle sue parole. Se abbiamo ricevuto questo Spirito, la nostra vita si trasforma in una donazione e così non ci scandalizziamo di fronte all’annuncio che fa San Paolo nella lettera agli Efesini di oggi, parlando del matrimonio cristiano: “Fratelli nel timore di Cristo siate sottomessi gli uni agli altri”. L’incontro con la “follia” di amore di Cristo permette infatti che nel matrimonio si realizzi questo amore, fa sì che l’uomo sia fedele alla moglie, e questa al marito, dona ai genitori la capacità di dare la vita per i loro figli, così come nella vita di ogni giorno ci permette di non ingannare gli altri, di non mentire, di non rubare sul lavoro, di non sparlare. “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui”: quante volte lo abbiamo pensato anche noi, credendo che vie più facili ci avrebbero dato una vita felice e più spensierata, scegliendo così soltanto quello che ci piace. Ma poi ci siamo ritrovati in un vuoto esistenziale. Di fronte alla tentazione di fuggire per false “vie facili”, chiediamo la Grazia di poter rispondere con Pietro “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.