03.08.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Siamo tutti invitati ad un banchetto di nozze, alla festa con il Signore…ma accettiamo questo invito oppure abbiamo cose più importanti da fare?
Perché come tutti gli appuntamenti, come il giorno delle nozze, quando è passato non si può tornare indietro.
Non è facile accettare che oggi abbiamo bisogno di convertirci, soprattutto per chi si crede già cristiano: ma se guardiamo ai Santi, ogni giorno chiedevano a Dio la Grazia della Conversione.
Convertirsi, come dice la parola, significa cambiare la nostra mentalità per quella del Vangelo, poiché viviamo nel mondo dove riceviamo costantemente il contrario di quello che dice il Vangelo, parole totalmente contrarie a quelle che il Signore ci concede di ascoltare.
Ecco che, seguendo il mondo, la nostra fede si annacqua, le “lampade accese” di cui ci parla oggi Gesù nel Vangelo, si spengono sotto il soffio dei richiami del mondo.
Perché è molto facile che la vita quotidiana ci tolga il seme della Parola di Gesù Cristo, che siamo di fatto uguali a chi non segue Cristo: come poter riaccendere l’attesa del Padrone di casa?
Con l’umiltà: riconoscendoci bisognosi della conversione; questo permette al Signore di difenderci dalle illusioni del mondo.
E cos’è l’umiltà che ci concede oggi la conversione?
E’ accettare non solamente che non siamo migliori di nessuno ma, secondo S. Paolo, che siamo peggiori degli altri, perché “Dio elegge ciò che per il mondo è debole, quello che il mondo rifiuterebbe”, lo elegge Dio e dice: “Tu, mio popolo”.
Così nascerà in te la Misericordia, la pazienza con gli altri, il perdono per i tuoi nemici.
Perché, come ci ripete sempre Papa Francesco, se non hai Misericordia, al Signore non interessano le tue mortificazioni, i tuoi sacrifici, le tue liturgie, le tue preghiere. “Misericordia voglio e non sacrificio”.
Abbiamo bisogno di conversione tutti i giorni, perché la vita cristiana è sempre in tensione: ma è una lotta meravigliosa perché Cristo è al nostro fianco e ci concede doni su doni, Grazie su Grazie. Ogni giorno ci invita al Suo banchetto: quello della Misericordia.
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