7.07.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Nella nostra vita il Signore ci invita ad accoglierlo, ma noi spesso preferiamo non farci
caso…perché dovrei ascoltarlo? Magari viene a chiedermi qualcosa che non voglio, viene a disturbare la mia sicurezza e allora meglio scansarlo, seguire della Sua Parola soltanto quello che mi piace, eliminando il resto. Ascoltare è diverso dal “sentire”, è riconoscere il valore della “Parola di salvezza” e
accoglierla nel nostro cuore, altrimenti corriamo il rischio soltanto di “sentire” con i nostri sensi la Parola di Dio, il messaggio di Salvezza di Cristo del Vangelo, ma non l’accogliamo. Siamo un po’ come i suoi concittadini: guardiamo tutto con occhi umani, limitati, quasi
che il Signore dovesse essere inscatolato nella nostra piccola e limitata intelligenza, come un granello di sabbia di fronte alla Sua grandezza. É Lui che ci ha creati, Lui che con Cristo ci salva.
Così, come Gesù quel giorno a Nazareth, impediamo a Dio, con la nostra incredulità, di
compiere i miracoli che vorrebbe fare nella nostra vita. Accogliere e ascoltare la voce di Cristo significa entrare in una sala per la festa, un invito a sperimentare l’Amore: ancora oggi è possibile per noi incontrare veramente il Signore, perché Dio, in Gesù Cristo, irrompe nella nostra storia. Non è una teoria, una filosofia, nemmeno un modello etico di vita. Perciò, chiediamo oggi al Signore di vincere le nostre resistenze, la nostra poca fede,
perché Lui possa aprirci l’orecchio per ascoltare questo invito ad accoglierlo.