14.04.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Una notte buia, un senso di vuoto, la delusione per una promessa non mantenuta, un senso di smarrimento e di paura: questo devono aver provato gli apostoli e Maria dal venerdì della Passione di Gesù.
Sono gli stessi sentimenti che possiamo sperimentare nella nostra vita se manca l’esperienza della Resurrezione, se mai abbiamo visto che esiste una realtà diversa da quella dei nostri sensi e del piacere, delle nostre idea di felicità, che poi ci deludono e ci lasciano soli e smarriti: incontrare Cristo Risorto significa scoprire che c’è qualcosa di molto più bello e profondo nella vita, che possiamo ricevere con lo Spirito di Cristo Risorto già questa notte nella Veglia Pasquale.
E allora si apre l’orizzonte, l’oppressione diventa stupore e gioia, proprio come le donne che vanno piangendo al sepolcro, pensando di trovare un morto e invece incontrano Cristo Risorto.
Non siamo destinati alla sofferenza e al non senso, né a rimanere senza speranza, ma Cristo ci ha conquistato la vita eterna, già da adesso, nella nostra realtà, no in una alienazione, ma in quello che stiamo vivendo.
Possiamo oggi ricevere questa esperienza dentro di noi, intimamente consolati nel nostro cuore.