28.01.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Gesù quando arriva a Cafarnao e, cominciando a insegnare nella Sinagoga, rivela la Sua autorità, mostra che le promesse si stanno avverando con Lui: con Cristo inizia un tempo nuovo, il tempo della guarigione dell’uomo e del perdono. La venuta di Cristo da inizio ad una storia nuova per tutti gli uomini. Ancora oggi.
Ma sempre l’annuncio della Salvezza genera una reazione contraria, perché svela i cuori perversi: Cristo è venuto per questo, per guarire l’uomo dal potere del maligno. Scrive Sant’Ambrogio nel suo commento a questo Vangelo: “Che poi il Signore abbia dato inizio all’opera delle guarigioni in giorno di sabato, vuol dire che la nuova creazione cominciava al punto in cui l’antica si era fermata; e che il Figlio di Dio, già fin dall’inizio della sua attività, voleva far capire di non essere sottomesso, ma superiore alla Legge, e che in tal modo non aboliva la Legge, ma le dava compimento”.
Gesù ha potere su quello che si oppone a Lui, tanto che tutti ne rimangono stupiti: non hanno ancora compreso chi sta loro parlando forse perché sono ancora troppo attaccati alle cose della terra: Cafarnao era una città molto fiorente e la ricchezza dei suoi abitanti li teneva schiavi della ricerca dei soldi e del potere.
Sono intimoriti dalla guarigione di Gesù che scaccia lo spirito impuro, in qualche modo ne hanno paura. Così come può avvenire a noi che tante volte chiudiamo il Cielo perché non crediamo al potere che Gesù ha di cambiare il cuore dell’uomo, fino a dubitare che anche noi potremmo ricevere questa Grazia dal Signore.
La fede è infatti riconoscere che Cristo ha questo potere di guarirci interiormente.
Mons. Antonio Interguglielmi