01.12.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)
Prepararsi ma a cosa?
Sembra assurdo quello che diceva Giovanni Battista; così pensavano anche quelli che lo vedevano vestito in quel modo gridare nel deserto. Forse avranno sorriso, forse avranno detto “povero matto, ma che vuole? Sappiamo noi come va la vita…”
Proprio come oggi: perché quando viviamo per noi stessi, solo alla continua ricerca di realizzarci, accumulando soldi e piaceri, non capiamo le cose di Dio, “L’uomo nella prosperità non comprende, è simile agli animali che periscono”, recita il Salmo.
Eppure ancora oggi, Dio viene a cercarci, ci manda Annunziatori, poveri come Giovanni, per aiutarci ad accogliere Cristo, per dare sostanza e senso alla nostra vita, per non buttarla via.
Beati quelli che sapranno accogliere questo Annunzio. Come la Vergine Maria, di cui celebreremo la Festa l’8 dicembre.
Più sei piccolo, più sei povero e senza medaglie, più sarai disposto ad Accogliere questo Annunzio di salvezza.
Se sei pieno di te, vedrai solo un matto che grida nel deserto; ma se stai cercando un senso vero alla tua vita, potrai riconoscere una Parola di Dio per te.
Nella misura in cui riceviamo con umiltà i doni gratuiti che il Signore ci dà, la nostra vita si trasforma, incomincia a seguire il disegno di Dio. Diviene una vita in cui risplende in noi una nuova creazione, perché siamo chiamati ad essere figli di Dio, che è la cosa più grande, il tesoro più immenso che ci possa essere!
Sempre si realizza per chi accoglie gli annunziatori di Dio, come era Giovanni Battista, la Parola del Magnificat: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
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