01.12.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
L’Avvento di quest’anno si apre con le immagini spaventose del Vangelo di Luca, una descrizione di sconvolgimenti nel sole e negli astri, di catastrofi che annunciano la fine dei tempi. Tuttavia, chi è con Cristo non teme questi eventi, sa che in tutto quello che gli accade è sempre nascosto un progetto di Salvezza.
Il cristiano conosce la precarietà degli idoli che il mondo presenta, sa che tutte le sicurezze su cui gli uomini si affidano sono destinate a crollare. Ecco perché Luca annuncia: «risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina». Per chi ha incontrato Cristo tutto diviene un è ad accogliere il Signore che si fa presente.
Questo tempo di Avvento ci aiuta allora a riprendere in mano il nostro cammino verso la Verità e la Salvezza, a vigilare per vivere con Sapienza, cercando la volontà del Signore, affidandoci alla Sua Parola e rifiutando le illusioni di felicità che il mondo ci offre continuamente.
Perché vigilare? Perché non siamo noi che conduciamo la storia e infatti, quando meno lo aspettiamo, arriva un fatto che ci mette in crisi, che fa vacillare tutte quelle sicurezze su cui forse abbiamo speso anche noi tante energie, abbiamo riposto speranze di felicità. Ma proprio in questi fatti inaspettati si manifesta la provvidenza di Dio, perché ci mettono nella Verità, ci danno l’opportunità di ricominciare a vivere con Sapienza.
Chiediamo al Signore di approfittare di queste poche settimane di Avvento per prepararci ad accogliere la nascita del nostro Salvatore con questo atteggiamento di attesa e vigilanza: perché questo tempo non è soltanto un’attesa per festeggiare il Natale, ma un’occasione per imparare a riconoscere Cristo nella nostra vita.
Avremo allora anche noi quella gioia che solo i piccoli e gli umili possono avere, quella gioia che conosceranno soltanto i pastori, gli esclusi del tempo che – loro e non i sapienti e i potenti – andranno ad incontrare Gesù Bambino nella mangiatoia di Betlemme.