05.01.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Epifania è la festa della Luce, perché la luce di cui abbiamo bisogno è l’incontro con Cristo, che viene ad illuminare la nostra vita. Senza questa luce tutto nella vita diviene triste e senza Speranza.
Una luce che si manifesta in modi differenti: i pastori ricevono un annuncio esplicito della venuta del Messia, perché erano giudei, mentre ai pagani, i Magi, è data la stella, un segno straordinario,
perché possano aprirsi alla rivelazione.
La capacità di ascolto dei pagani è suscitata dai segni della fede: la luce viene a svelare gli inganni del nostro cuore, che ci obbligano a vivere schiavi delle cose e degli altri. E quale è il più grande
inganno? Che Dio non ci ama e che quindi accoglierlo nella nostra vita, seguire la Sua Parola, significa essere limitati, avere una vita condizionata, senza libertà.
L’inganno più grande è quello che ci obbliga a cercare la vita nelle cose e nelle persone, ed essere poi così delusi e amareggiati. La stessa trappola in cui vive Erode, che teme un bambino appena
nato: lui così potente e ricco ha paura di un bimbo! Teme che gli tolga il potere, pensa che sia venuto per spodestarlo…
Anche noi possiamo non ascoltare il Signore per la stessa ragione, per paura di perdere qualcosa.
In modo particolare, Erode simboleggia tutta l’ipocrisia di coloro che dicono di voler servire il Signore, ma nei fatti vogliono eliminarlo dalla propria esistenza. Per questo costoro, finché
perdura tale atteggiamento, non incontreranno Cristo.
I Santi Magi invece seguono una stella, un segno, perché hanno un desiderio: trovare il senso della vita. Non si fanno intimidire da Erode, non tengono alla sua stima, non gli interessano il potere o i soldi che lui gli avrebbe dato. Sono “sapienti” perché sanno che sono promesse false, come tutte le promesse del mondo.
Il Signore ci aiuti ad avere la loro sapienza: donando la fiducia, il nostro dono più bello, a Cristo.

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