17.03.2022 – S.MARIANI
In queste ultime settimane stiamo assistendo a una vera “gara” di solidarietà tra Associazioni, Parrocchie, Comuni e città per portare aiuto e un minimo di sollievo alla sofferenza del popolo ucraino che sta patendo una guerra atroce.
Vogliamo raccontare l’iniziativa di un’Associazione, la TECUM e del suo Presidente Michele, che in pochi giorni, rispondendo all’appello dei cittadini ucraini in fuga dal loro paese, è riuscita a riempire un Tir di tredici metri di generi di prima necessità e inviarli in Polonia.
Andrea è uno dei volontari che si è prodigato giorno e notte, bussando alla porta di amici, conoscenti, negozi e supermercati: “Ho sentito forte il desiderio di fare qualcosa per questa gente. Vedere le immagini dei bombardamenti, dei morti, dei bambini in fuga, mi ha spezzato il cuore. Inizialmente sarei dovuto partire anche io, poi per problemi burocratici e di sicurezza ho potuto soltanto dare una mano a questa iniziativa”.
Con la TECUM, un’Associazione fondata su principi cattolici e costituita da laici provenienti dalla esperienza religiosa della Pia Società Sacerdotale e Laicale – Casa dei Piccoli Operai – Cittadella Ecumenica Taddeide di Riano, fondata da Mons. Giulio Maria Penitenti, Michele e Andrea ha raccolto tonnellate di beni che saranno direttamente consegnati al Convento di Grabie dove sono ospitati 250 profughi Ucraini, centro che si occuperà anche alla distribuzione della restante parte delle donazioni, agli altri centri di accoglienza della zona fino
ai confini dell’Ucraina.
Questa raccolta ha avuto grande consenso grazie all’aiuto e al sostegno della popolazione di Riano tramite la Parrocchia di San Giuseppe e a quello degli abitanti del centro di Le Rughe tramite la Parrocchia del Sacro Cuore della zona, compreso quello fornito dalla popolazione della zona di La Rosta di Riano nella zona circostante la Cittadella Ecumenica Taddeide.
Anche la popolazione di Guidonia e gli imprenditori della zona, non si sono risparmiati nel loro aiuto e nelle loro donazioni, testimoniando l’amore della provincia romana, che non chiude gli occhi davanti al dolore che accompagna in questi giorni la popolazione Ucraina.
Ci piace sottolineare in grassetto come a fianco di Michele e Andrea si sono prodigati con instancabile amore alcuni ex detenuti: Fabrizio, Giovanni, Giuseppe, che con grande impegno e partecipazione emotiva hanno collaborato alla riuscita della spedizione.
Non solo, ma finito di caricare il tir si sono fermati a giocare con i bambini dell’Oratorio e a rispondere alle loro domande. L’amore non ha recinti, sbarre, confini.
Presto ci faremo raccontare in studio questa esperienza.