11.03.2016 – di LUIGI SAITTA –
La cronaca nera ha costituito per anni ( e costituisce tuttora) il cavallo di battaglia della carta stampata. L’avvento della tv ha perpetuato questa tendenza. Solo che, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una recrudescenza di particolari, di episodi e di immagini francamente inaccettabili. Il tutto in nome di un aumento degli indici di ascolto ( il maledetto share! ), di una non meglio imprecisata libertà di espressione. Il pubblico vuole questo! E’ la ipocrita giustificazione dei responsabili dei palinsesti. Il diritto di informazione, sia chiaro, è uno dei capisaldi della democrazia, nè vogliamo ipotizzare una tv buonista, dai toni edulcorati. Serve però un freno agli eccessi. C’è modo e modo di raccontare un delitto. Ma c’è anche il timore che – purtroppo – queste siano parole al vento.