08.04.2016 – di LUIGI SAITTA –
Mentre l’Austria minaccia di chiudere la frontiera al Brennero, per impedire l’accesso dall’Italia di migliaia di profughi, la Santa Sede ha confermato che il 16 aprile Papa Francesco, con a fianco il Patriarca di Costantinopoli e il Vescovo di Atene, sarà a Lesbo, l’isola dell’Egeo dove sono concentrate migliaia di persone in fuga dalla guerra e dalle stragi. Un gesto altamente simbolico, ha detto il portavoce vaticano,”perchè lì vede un’emergenza importante, come lo era stata quella di Lampedusa”. Bergoglio non potrà – ovviamente – risolvere i drammatici problemi che affliggono queste masse sempre più crescenti di profughi. Ma il suo è un messaggio all’Europa.
Già, ma quale Europa? L’Europa attuale è lontana anni luce dal progetto di Schuman, Adenauer, De Gasperi, Monnet, i padri fondatori di un’Europa unita. L’Europa ,oggi, è incapace di strategie politiche, sorda ad ogni appello umanitario, unita soltanto dagli interessi settari dei vari Paesi.
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