22.02.2017 – di LUIGI SAITTA –
Chiediamo scusa agli amici di Radio Giovani Arcobaleno se oggi, mercoledì 22 febbraio, ci dilunghiamo rispetto al nostro spazio abituale, ma il problema, a nostro avviso, è grave. Procediamo con ordine. Questa radio non si occupa, e non si occuperà mai, di eventi politici o sindacali, quindi non entrerà nel merito e nelle cause che hanno scatenato gli scioperi selvaggi dei tassisti. Non saremo certamente noi a contrastare le proteste ( giuste o sbagliate) delle varie categorie che adottano questo sistema di protesta. Si dà il caso, che perdurando l’agitazione dei tassisti ( poi sospesa ) l’Atac ha pensato bene di proclamare per la mattinata di mercoledì 22 uno sciopero. E va sottolineato che non era noto che l’agitazione dei tassisti sarebbe stata sospesa. Dunque, uno sciopero malvagio, per colpire scientemente masse di cittadini impossibilitati a raggiungere in orario posti di lavoro, impossibilitati a svolgere normali funzioni, a tener fede ad impegni di varia natura ( sociali, culturali, amministrativi, medici). Che si poteva ( anzi si doveva ) fare? Una cosa soltanto: rinviare lo sciopero. Chi si doveva occupare di questo? Semplice: le istituzioni preposte, vale a dire il garante degli scioperi e il prefetto. La commissione di garanzia degli scioperi, in proposito, ha ritenuto “regolare” questo sciopero, visto, ha sostenuto, che era stato programmato e annunciato nei tempi giusti. Dalla prefettura, che aveva i poteri per precettare gli scioperanti, nessun segnale. Ignavia, incompetenza o, peggio, paura nel prendere provvedimenti? Non è dato sapere. Quello che si sa è che i cittadini romani hanno vissuto un’altra mattinata di disagi, con centinaia di persone costrette ad attese interminabili. Un’altra giornata di “normale” caos metropolitano. Crediamo che il bene comune, il rispetto e la tutela dei diritti dei più deboli, dei più disagiati siano ormai parole scritte sulla sabbia. Roma e i romani non meritano tutto questo.