25.12.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Se Cristo rinascesse questa notte del 25 dicembre 2024 credo che nessuno di noi sarebbe in grado di riconoscerlo; malgrado il presepe che abbiamo in casa, anche se ci siamo fatti gli auguri di buon Natale, festeggiando un evento che in realtà non conosciamo o, meglio, abbiamo tanta difficoltà a comprenderlo. Come possiamo credere che il Figlio di Dio, Dio Lui stesso, possa nascere in un posto così poco ospitale come una grotta: proprio come può essere stanotte il nostro cuore.
Questa è la grandezza di Dio: voler nascere nella povertà, nella miseria e nel rifiuto. Una nascita che trasforma la vita: perché quella notte fredda, così come il nostro cuore così egoista e indifferente agli altri, potrà diventare improvvisamente illuminata dalle stelle e anche noi possiamo diventare uomini nuovi, capaci di amare. Perché rinascere “dall’alto”, come dirà Gesù incontrando Nicodemo, è proprio questo: dare a Dio la possibilità di trasformare il nostro cuore.
Per questo, in questa Notte, per primi quelli di noi che si sentono esclusi e poveri, come i pastori che vanno ad adorare il bambino Gesù, viene questa Luce nella loro vita: il buio della notte di Betlemme si trasforma in luce e festa, verrà Cristo a illuminare le tenebre che abbiamo nel cuore, le domande non risposte, i dubbi sul senso di tanti fatti che ci fanno soffrire e forse dubitare dell’Amore di Dio.
Questo bambino, così fragile e indifeso, ci svela il significato del Natale, ci mostra il vero volto di Cristo: un volto d’Amore