13.12.2020 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
“Chi sei tu Elia? Sei tu il profeta?” chiedono a Giovanni Battista nel Vangelo di questa domenica.
È una domanda che ci facciamo spesso anche noi, dinanzi ai fatti della nostra vita: “Ci sei tu Signore dietro questo incontro, questo problema, questa novità inaspettata?” Oppure è tutto un caso?
Saper leggere i fatti, riconoscere il Signore è fondamentale. Non confonderlo con le persone. Cristo è vivo e ci parla nei fatti: questo ci apre alla Speranza, permette di vivere tutto, anche le cose più difficili, con la fiducia che non siamo soli, che Cristo ci accompagna.
Lui viene per portare una luce nuova alla nostra vita: per questo tra i simboli dell’Avvento vi sono anche le candele e i ceri, per questo entrando nelle nostre Chiese accendiamo spesso una candela, come segno di Speranza.
Questa la Speranza che viene con Cristo: “I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”. Saranno le opere che lo testimonieranno come il Salvatore.
Questo l’annuncio di Giovanni Battista che si compie con la venuta di Gesù. Questo l’annuncio che la Chiesa fa oggi a te: Dio ti ama così come sei! Possibile che ami un egoista, un infedele, un bugiardo, un mentitore…? Si possibile. E lo dimostra nascendo come il più povero, da una ragazza povera e sconosciuta, in un posto sporco, abbandonato, freddo: per mostrarci che Lui ci accoglie in tutte le nostre povertà, nelle nostre grotte buie e inospitali, che neppure noi amiamo.
Accogliamo allora il Signore con la gioia con cui si accoglie una bella notizia, l’unica che oggi può riaccendere la Luce nel nostro cuore.