2.12.2020

2 dicembre. Mercoledì della prima settimana di avvento.
Dal Vangelo secondo Matteo. “In quel tempo Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guari’ tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano… Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: ‘sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino…’” (Mt 15,29-32)
Gesù è circondato da molta folla che lo segue e che ha bisogno del suo aiuto. Guarisce ma Gesù prova ancora compassione per loro nonostante lu abbia guariti dalle malattie perché sono tre giorni che lo seguonoe non hanno da mangiare. Ci prepariamo al Natale: è la festa della compassione di Dio per noi. Dio in Gesù viene a visitare noi suo popolo fatto di gente stanca, provata, provata in questo periodo della pandemia, dalla solitudine, dalla mancanza di relazioni vere. Gesù viene anche a guarirci,se vuole, ma desidera soprattutto darci da mangiare. Donarci se stesso. Betlemme vuol dire casa del pane. La sua compassione per noi è compassione per chi ha fame non solo di pane materiale ma innanzitutto di Dio. Di lui che si è incarnato e quotidianamente ci viene incontro nell’eucarestia per sfamare la moltitudine che ricorre a lui. Nel Vangelo di oggi Gesù chiede ai discepoli di mettere a sua disposizione i pochi pani e pochi pesci che hanno. Lo chiede anche a noi… Non importa quanto abbiamo ma importa ciò che siamo. Come lui ci consola con la sua venuta anche noi possiamo consolare altri facendoci con Gesù pane per loro, offerta per loro. Celebreremo anche oggi l’eucarestia: che sia impegno per noi a donare non solo la presenza di Gesù in essa realmente racchiusa ma anche ad offrirci con lui con la nostra vita per consolare il mondo. Oggi fermiamoci tutti ad adorare Gesù nell’eucaristia e a rendere grazie per la consolazione che la sua presenza ci offre costantemente. Buuna giornata. +Mauro

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