19.04.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Come può Cristo donare la vita? Perché Lui la possiede e la dona a chi lo desidera!
Il vangelo di questa domenica, denominata del “Buon Pastore”, ci parla di due pastori, Cristo e il mercenario. Mercenari sono tutti coloro che ci indicano una strada, un cammino di vita che non porta a nulla: “Fatti strada, a costo di prepotenze e ingiustizie. Sii furbo e cerca di ingannare, perché solo così avrai successo”.
E’ la strada della menzogna, quella di chi “ruba” agli altri, sottrae la vita, la felicità, la pace. E chi la segue ne diviene lui stesso vittima: una persona sempre chiusa in sé stessa, sempre in difesa, incapace di amare, se non in forma egoistica. Mai dona nulla, soprattutto sé stesso.
C’è invece la strada di chi, come Cristo, dona la vita.
Ricevere oggi la vita da Cristo, significa diventare come Lui, capaci di donarla: se riceviamo il Suo Spirito, se ci affidiamo a Lui, cercando di mettere in pratica le Sue Parole, anche noi diventeremo capaci di donarci.
Donarci a questa giornata, forse difficile e noiosa; donarci alla moglie e al marito, accettando di essere diversi, ma non per questo migliori; donarci al lavoro, non mormorando o cercando a tutti i costi di emergere, ma benedicendo il Signore perché mi permette di collaborare al bene del mondo, anche se svolgi il mestiere più nascosto e più umile. Perché, come diceva spesso Santa Teresa di Calcutta, non conta tanto quello che facciamo ma l’Amore che ci mettiamo nel fare le cose.
Questa è la felicità.
Questo vuol dire seguire Cristo, il buon pastore.