10.12.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)
Quante volte ci siamo chiesti se in quell’avvenimento, in quella persona, in quella ingiustizia subita, dietro quello che ci stava accadendo ci fosse il Signore. Giovanni Battista, rinchiuso in prigione, manda i suoi discepoli da Gesù per fargli la stessa domanda: “Signore ma sei veramente tu?” Gesù risponde dicendogli in fondo: “guarda quello che sto facendo, ancora non capisci”? E aggiunge “Beato colui che non trova in me motivo di scandalo”; e già, perché questi miracoli Gesù li compie con i poveri, gli esclusi, gli zoppi i lebbrosi e i sordi. Non va nei palazzi dei potenti, non cena con i ricchi, ma si china e guarisce su coloro di cui nessuno si cura. Perché?
Perché non sono sazi, non si sentono “a posto”, ma sono alla ricerca di qualcuno che cambi la loro vita, che li salvi: da questo dipende la possibilità che Cristo agisca nella loro vita.
Tu, come fa il cieco, grida a Lui, grida forte…devi fare in modo che il Signore si fermi e ti chieda: “Che vuoi che io faccia per te?” Ma davvero tu chiami Gesù Cristo, vuoi che Lui ti guarisca dalla tristezza, dalla solitudine, dai problemi che ti schiacciano?
Tu veramente stai chiamando Gesù Cristo? Oppure gli stai dando solo briciole del tuo “tempo prezioso” perché pensi che la tua felicità dipenda solo dai tuoi successi da i tuoi soldi e piaceri?
Questa Avvento è unico, non pensare già al Natale, non perdere la Grazia di oggi.
“Grida! Forse oggi sei proprio tu “il cieco di Gerico”; Cristo sta passando; chiamalo!
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