29.10.2016 – di LUIGI SAITTA –
Per fortuna anche i grandi mezzi di informazione hanno stigmatizzato quanto accaduto, nei giorni scorsi, a Gorino, piccola frazione in provincia di Ferrara, del comune di Goro, nel delta del Po. Per opporsi all’arrivo di 12 profughe da alcuni Paesi africani è stato organizzato un vero e proprio blocco stradale, con barricate per impedire l’accesso al paese, da parte dei cittadini, preoccupati che la permanenza di queste donne nell’ostello di Gorino avrebbe compromesso il turismo e la vivibilità dell’intera comunità. Polemiche, smentite,precisazioni, da parte del prefetto e del sindaco, mentre la diocesi di Ferrara-Comacchio ha emesso un comunicato: una notte ostile che ripugna alla coscienza cristiana, il lapidario commento. Che dire? Un episodio che rivela l’estrema difficoltà – questo è il punto – da parte delle istituzioni civili nel risolvere i drammi privati e collettivi di tanti profughi che hanno ormai “invaso”i Paesi europei ( e l’Italia in primo piano). Con un’Europa sempre più sorda a queste gravi emergenze sociali.
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