10.10.2016 – di LUIGI SAITTA –
Remake è un vocabolo inglese usato per lo più in campo cinematografico per descrivere il rifacimento di un film, da un’opera già realizzata. E la storia del cinema è piena di questi remakes. E’ ora in sala il remake di Ben Hur, il film di William Wyler che nel 1959 ottenne ben 11 Oscar. A sua volta ( ma pochi lo ricordano) il film di Wyler era il remake di un altro Ben Hur, quello di Fred Niblo, realizzato nel 1925. Bene. Quest’ultimo Ben Hur, diretto daT.Bekmambetov, e girato anche in Italia ( a Matera), pur non essendo un capolavoro e pur non avendo avuto finora incassi stratosferici ,si segnala per il suo messaggio finale, incentrato sul tema del perdono e della pacificazione, al contrario dei due precedenti che facevano della vendetta il tema dominante. In un mondo che fa della violenza, della crudeltà, delle efferatezze ( a tutti i livelli ) l’unico modello da mostrare ( anche sullo schermo ) c’è da dire che questo film va un po’ controcorrente. E forse, proprio per questo, non ha ottenuto grande considerazione da parte della critica cinematografica italiana, sempre in prima linea per elogiare storie torbide, morbose, sovente a luci rosse.
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