13.09.2016 – di LUIGI SAITTA –
E’ in atto, di questi tempi, una vera bagarre sul parere favorevole che la giunta di Roma deve dare per lo svolgimento delle Olimpiadi nel 2024. L’attuale sindaco è propenso per il no, ed ha scatenato un vero e proprio fuoco incrociato da parte di coloro che sono invece a favore. Questa radio non ha mai preso ( e non prenderà in questa circostanza ) posizioni di carattere politico, anche se questo è un evento sportivo. Perché no alle Olimpiadi? Perché, nonostante quello che sostengono i favorevoli, si tratta di costi ingenti, enormi, ingigantiti dal consueto malaffare che – inevitabilmente – gravita sui lavori da fare. Alcuni Paesi organizzatori delle passate Olimpiadi ( vedi la Grecia ) hanno rischiato la bancarotta. C’è poi il rischio concreto di costruire impianti che – a giochi conclusi – rimarranno cattedrali nel deserto. Perché sì? Perché è un evento epocale, una vetrina per la città ( e per il Paese ) che le organizza,una occasione irripetibile per lo sport italiano. E allora? Una proposta: perché non creare ( e il tempo non manca ) un pool di sponsor ( nazionali e internazionali ) in grado di coprire tutte le spese? Perché non affidare nel contempo ad un pool di magistrati super partes il controllo di tutte queste spese, facendo in modo che non ci siano imbrogli, malversazioni, tangenti e quant’altro? I vari imprenditori che si faranno carico dei lavori devono avere il giusto onorario, ma senza aumenti sottobanco, come avviene abitualmente. In questo modo la città di Roma ( e i suoi cittadini) non sarebbe penalizzata, o coperta di debiti.
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