31.08.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Non potremo mai lasciare nulla del mondo se non avremo prima sperimentato, provato, quanto è più bello confidare nel Signore; trovare questa strada, è trovare la libertà.
Gesù ci invita ad essere sinceri, non barare con noi stessi: se non lasciamo nulla, vuol dire che non lo conosciamo e che prima o poi torneremo alle vecchie “consolazioni”. Se Cristo diviene “una priorità”, e non qualcosa di cui occuparsi alla fine, quando “avanza tempo”, allora sì che sperimenteremo la Sua presenza accanto a noi.
Scegliere per Cristo, prima degli affetti, del successo, dei soldi…per essere liberi, per scoprire che il Vangelo è vero: “tutto il resto vi sarà dato in abbondanza”.
Non si può seguire Cristo per dovere; non si potrà mai essere cristiani perché così ci sentiamo a posto, brave persone. C’è di più, molto di più.
Questa domenica la Chiesa proclamerà Santa Madre Teresa di Calcutta. Cosa aveva di straordinario questa piccola suora, la “matita di Dio” come
amava definirsi? Lo confidò lei con questa frase: Non è importante quanto abbiamo davvero da dare ma quanto siamo “vuoti”, in modo tale da essere pienamente pronti a ricevere. Distogliete gli occhi da voi stessi e rallegratevi di non avere niente, di non essere niente, di non poter fare niente. Sorridete felici a Gesù ogni volta che la vostra nullità vi spaventa”
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