02.06.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Nella Resurrezione del figlio della vedova di Naim colpisce il comando con cui Gesù resuscita il ragazzo morto, segno dell’Autorità di Cristo sulla morte: “Fanciullo alzati”!
Gesù ha autorità, ha un potere, ha il potere oggi di tiraci fuori dalla morte che continuamente ci circonda, di trasformare il nostro dolore in Speranza, come fa con la vedova del Vangelo di Luca. Cristo ha compassione di questa donna, ha compassione delle nostre sofferenze.
Le sofferenze della nostra vita possono allora divenire un’occasione perché noi possiamo appoggiarci a Lui, sappiamo scoprire il Suo Amore nei fatti della nostra storia, anche nei più difficili, anche in quelli in cui non ci sembra che ci stia amando. Come questa povera vedova anche noi nelle situazioni più dolorose possiamo scoprire l’aiuto del Signore. Lo descrive bene di il Profeta Isaia nel terzo canto del Servo di Jahvè (capitolo 50): “Tu, Signore, mi hai aperto l’orecchio, per questo non mi sono ribellato, ma ho offerto le mie spalle a quelli che mi percuotevano, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba”.
Quante volte ci ribelliamo dinanzi alle cose che non capiamo, al dolore, alle ingiustizie: ma l’uomo che vive con Sapienza, sa vedere Dio nella storia, capisce che Dio gli parla attraverso i fatti concreti.
La presenza di Cristo dà speranza alla vedova, dà speranza oggi a te. Perché se siamo con Cristo, abbiamo la certezza che Dio, che è amore, ne trarrà la salvezza. Questa speranza rende soave l’amarezza.
Ma questa speranza non può che venire dal Signore, è soprannaturale, non ci appartiene: è un dono dal Cielo che va chiesto. E’un dono della gratuità del Signore; Dio non vuole vederci soffrire, non accetta che noi siamo disperati. C’è una sola condizione perché Cristo ti aiuti: che tu ti renda conto che sei morto, sei senza vita vera.
Ci sono molti di noi che credono di essere vivi e di non aver nessun bisogno che Gesù Cristo venga a dar loro la vita.
Con questo rendono superfluo Gesù Cristo, se ne ridono e trattano il cristianesimo come un’alienazione, come una stupidaggine. Così il Signore non può fare nulla con loro, Dio rispetta sempre la nostra libertà.
Ma per chi oggi è povero, per chi è nel bisogno, come la vedova di Naim, e si rivolge a Cristo, grida a Lui, gli chiede aiuto, Lui agisce: ha potere!
Perché il Vangelo non è un raccontino della vita di Cristo, di cose successe solo in passato. I Vangeli sono Parola di Dio per te oggi, una Parola che ti viene a cercare per realizzarsi in te, oggi, nella tua vita.
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