22.04.2016 – di LUIGI SAITTA –
Il 21 aprile, ricorrenza del Natale di Roma, è stata una giornata da dimenticare.I motivi? Come al solito i trasporti, bloccati da uno sciopero di un minisindacato e dal successivo astensionismo di un gruppo di dipendenti ATAC ( 26, ma sufficienti per paralizzare l’intera rete ) che hanno prodotto certificati di malattia o di altra natura pur di non presentarsi alla ripresa del lavoro. Come al solito si è ripetuta l’odissea di tanti, tantissimi lavoratori e pendolari costretti a snervanti attese, a perdite di ore lavorative, a tempo sottratto agli impegni e ai doveri familiari. Sono situazioni che si ripetono in continuazione, mettendo in ginocchio una città, una capitale che non merita questi disagi, davvero intollerabili, indegni di un vivere civile. Che accadrà? Nulla, come sempre. Ci saranno inchieste, proclami, disegni di legge, e quant’altro. Ma, purtroppo, non cambierà nulla.
E’ una vergogna!
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