23.03.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
La Pasqua fa presente una realtà completamente nuova, inaspettata, sconvolgente: è la scoperta che noi possiamo vivere eternamente, risorgere come Cristo è risorto. E’ come un sole che splende, dopo una notte buia e paurosa, come qualche volta ci appare la nostra vita: sorge un’alba meravigliosa che ci annuncia un giorno nuovo. Ecco perché dalla notte della Veglia pasquale, e per tutto il periodo di Pasqua, gli orientali si salutano con la frase che il sacerdote pronuncia a mezzanotte: Cristo è risorto”, in russo “Christos voskrès”. Per ricordare che la morte è vinta: questa notizia è diventata realtà.E’ realtà sperimentabile già oggi nella nostra vita.
Allora il mio vivere diventa seguire Cristo, perché solo questo da senso a quello che faccio. E che farò della mia vita ci chiediamo da giovani, e non solo? Quello che vuole Lui!
Io non mi appartengo, dicono i cristiani. Adesso forse devo donare la mia vita sposandomi, domani forse devo andare a lavorare lontano dalla mia città: ma il senso del mio vivere è sempre Cristo. L’unione con Lui, l’amore a Lui, il pensiero di Lui, lo stare con Lui, non me la potrà togliere niente e nessuno.
Ecco cos’è la Pasqua: una vita trasformata in una creazione nuova, un dono in tutto quello che faccio, diventare un dono per tutti quelli che incontro. Ricevere lo Spirito del Risorto significa sentire una libertà interiore così bella che ora puoi amare i tuoi figli così come sono, puoi perdonare tuo marito o tua moglie, servire i tuoi genitori, senza pretendere di cambiare gli altri e la storia.
In una parola, la Resurrezione di Cristo ci rende capaci di Amare: come ha fatto Cristo con noi.
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